lunes, 7 de mayo de 2007

parco della memoria 3

L’OPERA D’ARTE COMMEMORATIVA La memoria di 27 piccoli bimbi e di tre adulti morti sotto le macerie di un terremoto come conservarla? Partiamo dal conservare il luogo della memoria : il perímetro del pavimento della scuola che deviene il “Luogo Sacro” del parco e su di esso una installazione artistica e suggerente : un gruppo di 30 fi ori artifi ciali , immersi in una lamina d’acqua. Grandi fi ori dalle corolle in plastica trasparente e colorata che ondeggiano al vento e si rifl ettono nell’acqua. Un fi ore per ciascuna delle vittime: vite recise che rinascono sotto forma di Fiori – Scultura eseguiti con un materiale di riciclo quale la plastica. Tutto si trasforma e tutto ritorna a noi sotto forme diverse: una classe intera ritorna nel luogo della memoria sotto forma di grandi fi ori ondeggianti al vento ed ognuno di essi emetterá un suono dolce e delicado. Il loro stelo sará di acciaio ancorato al suolo con una altezza variabile da 0.80 a 2.5 m di altezza , illuminati dal basso con faretti direzionali e raggruppati per formare una piccola Isola Sacra, nella quale il silenzio di alcuni momento si mescolerá al ricordo dei suoni allegri e vocianti della scuola scomparsa.
L’idea del riciclo si associa al lavoro di una artista, Wanda ROMANO, che, attraverso una ricerca sistematica sui materiali plastici di uso quotidiano (precisamente il PET, usato per la fabbricazione di bottiglie) crea veri e propri gioielli/ scultura. L’obiettivo è di dare al materiale plastico, decontestualizzandolo, una nuova vita; modellandolo sapientemente con tecnichedi orefi ceria, di taglio ed assemblaggio. La materia così lavorata, rinasce e diventa gioiello vero e proprio, con preziose nuance cromatiche, trasparenze che trasmettono fragilità e rigore tecnico e nel contempo contrasti e armonie; elementi che rendono l’oggetto misterioso. Ad una lettura più approfondita l’oggetto prodotto non solo ha una forte valenza estetica ma anche concettuale, giacchè da un materiale di scarto, che nel suo ultimo ciclo di vita risulterebbe un problema per il suo smaltimento, si crea un oggetto con una forte identità, prezioso al pari di un gioiello fatto con materiali “nobili” e convenzionali. La scultura si collocherá su di una pietra sopraelevata di 30 cm rispetto al livello dell’acqua e si potrá contemplare da una piattaforma di legno che, a sua volta costituirá la copertura dello spazio di preghiera e celebrazione creato ad un livello piú basso, sfruttando la presenza del terrapieno della scuola ed occupante uno dei cerchi di grandi dimensioni.

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